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I tuoi primi 100 giorni da CIO

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SASE by PLINKFinalmente hai ottenuto il lavoro dei tuoi sogni come CIO. 

Dopo aver salutato i tuoi vecchi colleghi, aver ricevuto le congratulazioni su LinkedIn per il nuovo lavoro e le istruzioni delle HR... è arrivato il fatidico giorno: è ora di iniziare a lavorare.

Tuttavia, ricoprire un nuovo ruolo può essere scoraggiante all’inizio. Con così tanto da fare e così tanti stakeholder coinvolti, potresti ritrovarti a dover affrontare molti problemi o ad avere la sensazione non venire a capo di nulla. Questo ti porterà sulla strada sbagliata: invece di guidare, sarai tu ad essere guidato, invece di avere l’ultima parola, le tue idee potrebbero essere bocciate.

Segui gli step descritti in questo articolo per orientarti nei primi 100 giorni del tuo nuovo ruolo. Se ti ispirerai anche a questo piano, sarai sulla strada giusta per diventare una risorsa preziosa del management dell’azienda, una di quelle che fanno la differenza.

Questi step ti aiuteranno anche a trasformare in opportunità le sfide che la pandemia di Covid-19 ha creato per i CIO. Infatti, dopo lo shock iniziale, le aziende hanno imparato ad ascoltare i CIO e a dare la precedenza alle loro esigenze e decisioni strategiche. Secondo McKinsey, ad esempio, l’87% dei dirigenti vuole modernizzare le tecnologie digitali aziendali. È un salto enorme se si considera che solo nel 2017 il 48% dei dirigenti voleva solo ridurre i costi.

FASE 1  le tue prime 3 settimane| conoscere l’organizzazione e il team

SASE by Professional LinkSebbene il tuo primo istinto potrebbe essere quello di passare all’azione, il suggerimento è di resistere a questo impulso e di trascorrere le prime settimane cercando di abituarti ai nuovi colleghi e alla cultura dell’azienda. 

Gartner raccomanda di iniziare il tuo incarico passando del tempo con il tuo team, con gli stakeholder e con la C-suite (i dirigenti che hanno le maggiori responsabilità decisionali), per capire la mission dell’azienda e il contributo che dovrà dare l’IT manager.

Fissa quindi degli incontri con i leader aziendali, con il tuo nuovo team e con i diversi stakeholder dell’organizzazione. Parla con loro per comprendere la situazione “as-is”.

 

Ecco alcuni esempi di domande da fare ai dirigenti in azienda:
  • Quali sono gli obiettivi aziendali per il prossimo anno? E per i prossimi cinque anni?
  • In che modo il mio dipartimento può contribuire al raggiungimento di questi obiettivi?
  • Cosa funziona bene nel mio dipartimento?
  • Cosa può essere migliorato?
  • Cosa vi aspettate dal mio dipartimento?
Domande da fare agli stakeholder
  • In che modo il mio dipartimento può aiutarvi a raggiungere i vostri obiettivi aziendali?
  • Qual è il vostro rapporto con il mio dipartimento?
  • Cosa funziona bene in questo rapporto?
  • Cosa può essere migliorato?
  • Quali elementi vi forniamo e cosa invece riceviamo da voi?
  • Cosa vi aspettate dal mio dipartimento?
Domande da fare al tuo team
  • Come percepite i nostri ruoli e le nostre responsabilità?
  • Qual è il nostro rapporto con i diversi stakeholder dell’azienda?
  • Cosa funziona bene in questi rapporti?
  • Cosa può essere migliorato?
  • Cosa vi piace fare del vostro lavoro e cosa no?
  • Cosa vi aspettate dal team?
  • Dove vi vedete tra un anno?

FASE 2  comprendere come funzionano l’IT e l’infrastruttura di sicurezza

Hai capito cosa ci si aspetta dal tuo dipartimento e hai iniziato a identificare le lacune che vorresti colmare.
Ora prenditi del tempo per capire come è impostata l’infrastruttura di rete e riesaminare le varie tecnologie in uso
Lo scopo di questa fase è familiarizzare con il toolkit e la natura del servizio.
Non c’è bisogno di andare troppo in profondità, scopri piuttosto i punti di forza e i punti deboli della vostra architettura di rete e dei dispositivi di sicurezza.

Cosa fare in questa fase:
  1. Eseguire una valutazione dei rischi per identificare i potenziali pericoli.
  2. Riesaminare i processi.
  3. Esaminare i Service Level Agreement (SLA).
  4. Scoprire qual è il modello di erogazione dei servizi 
  5. Comprendere come lazienda ha affrontato il telelavoro durante la pandemia di Covid-19
  6. Capire a che punto è lazienda con il processo di trasformazione digitale
  7. Conoscere i fornitori e scoprire la natura dei contratti per ciascuno di essi 

FASE 3  impostare una strategia e degli obiettivi

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Hai fatto molta strada nel tuo percorso di apprendimento.
Hai già delineato la posizione dell’IT nella strategia aziendale complessiva e hai compreso le capacità delle risorse dell’IT nel rispondere alle esigenze aziendali.
Ora è il momento di mettere insieme le due cose e definire una strategia per il prossimo anno.
Come?

1.  Cerca nuove tecnologie e strumenti
2. Delinea i punti di forza, le debolezze, le minacce e le opportunità del tuo dipartimento
3. Definisci la vision e la mission aziendale
4. Definisci i tuoi obiettivi



FASE 4  comprendi la trasformazione digitale 

La trasformazione digitale è l’uso di processi digitali per migliorare i metodi aziendali e garantire la continuità dell’attività dell’impresa. 

Con la dissoluzione del “perimetro aziendale” dovuta all’avanzamento della tecnologia, l’attività è in continuo mutamento; perciò, le organizzazioni necessitano oggi più che mai della digital transformation.

Il telelavoro durante la pandemia di Covid-19 ha richiesto un’infrastruttura cloud-native per connettere e proteggere tutti e ovunque. Ciò non era facile: la produttività delle aziende che non sono state in grado di competere a livello di rete remota, infatti, è crollata.

Non è una sorpresa, quindi, che le aziende abbiano accelerato la loro trasformazione digitale. Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, ha visto i clienti accelerare i processi di trasformazione digitale ed eseguirli 12 volte più velocemente del solito, riducendo i tempi da due anni a due mesi. Questo ha riguardato anche aree come l’infrastruttura IT e la cloud security.

Anche McKinsey Global riporta risultati simili, con aziende che accelerano la digitalizzazione di tre, addirittura di sette anni, operando anche 40 volte più velocemente del previsto.

Strumenti e processi in aree come tecnologie di telelavoro, tecnologie operative e migrazione nel cloud sono stati i più soggetti al mutamento. Questo significa che in futuro i CIO dovranno mantenere tale slancio. 

I CIO che si tengono aggiornati sulle nuove tecnologie digitali, che parlano del ROI e forniscono un piano di implementazione ragionevole, otterranno l’approvazione e il sostegno della leadership e la prioritizzazione delle risorse. Al contrario, i CIO che non lo fanno potrebbero non essere percepiti come leader che stanno preparando la loro organizzazione per il futuro.

Per lasciare il segno è necessario implementare una tecnologia digitale strategica, che migliorerà significativamente le prestazioni e la sicurezza IT e quindi i risultati aziendali a tutti i livelli.

Esistono molte tecnologie che potrebbero rispondere a questa esigenza ma, secondo Gartner, la più innovativa è l’architettura di rete SASE qui link https://comunicazioni.plink.it/professional-link-ebook-sase-0 (Secure Access Service Edge).

Il maggiore vantaggio di SASE è rispondere a tutte le esigenze di rete e di sicurezza attuali (e future) in un’unica piattaforma.

SASE fa convergere network e security in un servizio cloud globale, garantendo attraverso una soluzione integrata di next generation (security) sia la carrier sia la cloud security.

SASE riduce i costi operativi fissi dell’IT, garantisce alta velocità e prestazioni, integra tutte le soluzioni di sicurezza e collega i dipendenti attraverso tutti gli edge della rete.

La giusta infrastruttura di rete ti permetterà di adempiere più facilmente alle tue responsabilità di CIO.

Adottando una tecnologia che automatizza i processi, taglia i costi, consente la connettività, ottimizza le prestazioni e libera il team IT consentendogli di occuparsi di altre questioni, il tuo incarico di CIO si focalizzerà sulla crescita, senza dover perdere tempo e risorse per far fronte a problemi imprevisti.

Dando la priorità a una tecnologia strategica invece che tattica, dimostrerai di essere un C-level con una vision e una mission, e non semplicemente una funzione IT che risponde a un bisogno specifico con un altro prodotto specifico. Quest’ultima è l’insidia del self-branding che Gartner raccomanda di evitare.

Conclusioni  giorno n°101

C’è molto da fare e probabilmente non vedi l’ora di iniziare. 

Prima stabilisci una priorità tra le diverse attività che stai intraprendendo in base ai requisiti aziendali, al ROI, all’urgenza, alle ripercussioni future, ai rischi e alla tua comprensione del settore. 

Gartner raccomanda di fabbricarsi un “paracadute” attraverso il sostegno delle tue decisioni da parte della direzione. Un modo per farlo è creare un comitato direttivo con membri interessati provenienti dai vari reparti. Il loro supporto può fare molto per il tuo successo.

I tuoi 100 giorni probabilmente sono volati, ma se hai seguito questi step hai familiarizzato con le dinamiche dell’organizzazione, hai imparato a conoscere l’infrastruttura, hai impostato una strategia, vi hai incorporato la trasformazione digitale e hai stabilito una priorità per le tue attività - sarai in grado di diventare un C-level.

 

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L’articolo è stato tratto dal white paper “I tuoi primi 100 giorni da CIO: il successo in 5 steps” prodotto da CATO Networks.